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Soccorrso Piste: record di interventi
24.04.2023
In un totale di undici aree sciistiche altoatesine, la Croce Bianca ha prestato il suo soccorso piste nella stagione invernale 2022/23. Nelle aree sciistiche di Plan de Corones, Tre Cime, Schwemmalm, Obereggen, Speikboden, Klausberg, Carezza, Reinswald, Ladurno, Plose e Rio Pusteria, i circa 90 soccorritori attivi sulle piste hanno registrato un totale di 4.111 interventi – un nuovo record. 
 
"C'è stata molta attività sulle piste, abbiamo avuto una stagione record, con 712 interventi in più rispetto alla stagione 2021/22", afferma Barbara Siri, presidente della Croce Bianca. I soccorritori piste sono stati più richiesti nei fine settimana. L'83% degli interventi ha riguardato incidenti di sci, il 10% di snowboard. Il più delle volte, i soccorritori piste hanno riscontrato traumi che dovevano essere trattati in Ospedale. “Per fortuna è stato una stagione senza incidenti per i nostri soccorritori”, sottolinea la presidente. "Purtroppo, ci sono stati anche degli interventi dall'esito tristi in cui, nonostante le migliori attrezzature, la formazione professionale e la nostra consueta rapidità d’intervento, non siamo stati in grado di aiutare". Il soccorso piste non si gestisce da solo, per questo la Croce Bianca da un lato è in costante sviluppo e dall'altro può contare su partner forti: "La centrale provinciale d’emergenza, i colleghi dell’elisoccorso, le società degli impianti di risalita, il soccorso alpino e, naturalmente, la polizia ed i carabinieri ci hanno ancora una volta affiancati molto nella stagione 2022/23 e la collaborazione è statadavvero eccellente", afferma soddisfatto il direttore della Croce Bianca Ivo Bonamico.
Ancora una volta, la formazione speciale nel settore del soccorso piste in occasione delle gare di Coppa del Mondo e di Coppa Europa ha dimostrato la sua validità. Ogni anno, queste gare rappresentano una sfida particolarmente impegnativa per il personale del soccorso piste. Soprattutto perché la dinamica degli incidenti è molto più elevata e i percorsi sono così ghiacciati che non è possibile muoversi senza ramponi. Come se non bastasse, milioni di spettatori assistono alle gare di Coppa del Mondo e il salvataggio degli sciatori infortunati deve essere eseguiti nei minimi dettagli. "Attraverso una formazione continua, in collaborazione con il servizio di medicina d'urgenza dell'azienda sanitaria, possiamo preparare i nostri soccorritori di pista nel miglior modo possibile", sottolinea Bonamico.